Il corso è rivolto a coloro che sono interessati alle escursioni in mare, ma anche a chi è interessato a praticare regolarmente un’attività fisica in piscina che non sia la tradizionale scuola nuoto.

Per poter praticare il nuoto in acque libere è necessaria una buona preparazione fisica che consenta di viaggiare in mare anche per intere giornate: non è assolutamente richiesto di essere atleti agonisti.

I requisiti minimi per la partecipazione al corso sono la conoscenza della nuotata a stile libero e a dorso.

In dettaglio i macro obiettivi del corso sono i seguenti:

• affinare la propria acquaticità e migliorare la tecnica natatoria affrontando le seguenti macro-tematiche: lo scivolamento e il galleggiamento, la rielaborazione della nuotata a dorso e a crawl, la nuotata con le pinne, la nuotata combinata pinne, maschera e boccaglio;
• acquisire una maggiore resistenza allo sforzo fisico e di migliorare le prestazioni in acqua, stimolando in maniera equilibrata l'attività cardio-respiratoria, cardio-circolatoria, e l'apparato muscolo-scheletrico;
• conoscere nozioni di base per la sicurezza in mare e tecnica del nuoto di salvamento;

Si tratta di :

1) Migliorare la propria resistenza
Prima di misurarsi con una nuotata in acque libere è necessario essere in grado di nuotare in piscina una distanza pari ad almeno due o tre volte quella prevista in mare: una distanza nuotata in mare è più lunga a causa delle condizioni variabili.
Inoltre occorre imparare a "riposarsi in movimento", ovvero continuare a nuotare alla stessa andatura ma spingendo con molta meno forza la bracciata. Si chiama recupero attivo.

2) Perfezionare la respirazione
In acque libere, mare o lago, la respirazione potrebbe essere difficoltosa a causa dei cambiamenti del vento, delle onde e delle correnti.
Per imparare a respirare bene occorre saper respirare da entrambi i lati e con uno schema irregolare.

3) Saper invertire la direzione
Nel nuoto in acque libere i cambi di direzione, o l'arresto e poi la ripartenza da fermo non sono così rare. Non c'è muro per dare una bella spinta di gambe.

4) Cambiare la frequenza di bracciata
Se il mare è particolarmente mosso fare bracciate corte e poco profonde può aiutare a non essere rallentato dalle onde e a non andare a vuoto con la spinta. In condizioni di mare più tranquillo le bracciate lunghe e profonde sono più performanti.
Questi cambi possono essere allenati in piscina.

5) Abituarsi a orientarsi in acque libere
Significa praticare la capacità di orientarsi guardando intorno mentre si nuota. Occorre individuare punti di riferimento sulla terraferma per assicurarsi di nuotare nella direzione giusta.
Anche l'orientamento può essere allenato in piscina iniziando a prendere punti di riferimento e cercando di fare due o tre sguardi in avanti di seguito.

6) Imparare a fare stretching dopo la nuotata.
Pur trattandosi di una attività aerobica lo stretching è necessario per diminuire la tensione dei muscoli e allungare il corpo: gli esercizi da eseguire saranno mirati al nuoto.